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P. 26/08/2002 n. 7558TUTELA DEL TERRITORIO 26 AGOSTO 2002 (GU n. 228 del 28-9-2002) Pronuncia di compatibilità ambientale concernente il progetto relativo ai lavori di ammodernamento e adeguamento al tipo 1/A delle norme CNR/80 nel tratto compreso tra il km 126+000 e il km 139+000 dell'autostrada Salerno- Reggio Calabria da realizzarsi nei comuni di Lagonegro, Rivello, Nemoli e Luria, presentato dall'ANAS - Ufficio speciale infrastrutture. (DEC/VIA/7558). Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali -Visto l'art. 6, comma 2 e seguenti, della Legge 8 luglio 1986, n. 349 - Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377 -Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 dicembre 1988, concernente "Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità di cui all'art. 6 del- la Legge 8 luglio 1986, n. 349, adottate ai sensi dell'art. 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 agosto 1988, n. 377" -Visto l'art. 18, comma 5, della Legge 11 marzo 1988, n. 67 - il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 febbraio 1989 costitutivo della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale e successive modifiche ed integrazioni -il Decreto del Ministro dell'ambiente del 13 aprile 1989 concernente l'organizzazione ed il funzionamento della predetta Commissione -il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 maggio 2001 per il rinnovo della composizione della Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale -Vista la domanda di pronuncia di compatibilità ambientale concernente il progetto relativo ai lavori di ammodernamento e adeguamento al tipo 1/A delle norme CNR/80 nel tratto compreso tra il km 126+000 e il km 139+000 dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria da realizzarsi nei comuni di Lagonegro, Rivello, Nemoli e Lauria (Potenza), presentata dall'ANAS -Ufficio speciale infrastrutture, con sede in via Monzambano 10 - 00185 Roma, in data 20 luglio 2001 -Vista la documentazione integrativa trasmessa dalla stessa ANAS - Ufficio speciale infrastrutture in data 30 novembre 2001 e 19 febbraio 2002 - Visto l'estratto dal verbale della seduta del 14 giugno 2002, della regione Basilicata del 17 giugno 2002, pervenuto il 17 giugno 2002, con cui si esprime parere favorevole -Vista la nota n. ST/407/22373/02 del Ministero per i beni e le attività culturali dell'11 giugno 2002, pervenuta in data 14 giugno 2002, con cui si esprime parere favorevole -Visto il parere n. 484 formulato in data 22 aprile 2002 dalla Commissione per le valutazioni dell'impatto ambientale, a seguito dell'istruttoria sul progetto presentato dall'ANAS - Ufficio speciale infrastrutture - Considerato che in detto parere la Commissione ha preso atto che la documentazione tecnica trasmessa consiste in un progetto riguardante il progetto dei lavori di ammodernamento e di adeguamento al tipo IA delle Norme CNR/80 del tratto compreso tra il km 126+000 e il km 139+000 del- l'autostrada Salerno-Reggio Calabria -Valutato sulla base del predetto parere della commissione V.I.A. del progetto e dei contenuti dello studio di impatto ambientale che: le nuove soluzioni proposte con la Galleria Taggine-Sirino e lo svincolo di Lauria Nord risultano molto meno invasive sul territorio, sia rispetto all'ipotesi presentata in precedenza che rispetto all'attuale tracciato - in generale gli interventi di ammodernamento ed adeguamento dell'infrastruttura sono operati prevalentemente sulla sede attuale -per quanto concerne invece i tratti in variante è stata posta particolare attenzione alle aree più sensibili, prevedendo tipologie d'opera (in particolare viadotti e gallerie) che interferiscono il meno possibile con i beni presenti. - Inoltre le misure previste per l'inserimento ambientale delle opere, quali ad esempio l'installazione dei siti di cantiere in aree non sensibili, le prescrizioni relative alla mitigazione dei potenziali impatti sui corsi d'acqua e sulle aree boscate, le azioni volte al ripristino dei tratti autostradali dismessi, rispondono in generale ai criteri di salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente - dall'analisi degli strumenti di pianificazione emerge una sostanziale coerenza dell'intervento proposto con gli obiettivi identificati: in linea generale, infatti, tutti i piani individuano l'autostrada Salerno-Reggio Calabria quale elemento fondamentale di penetrazione ed interconnessione e vedono nell'adeguamento dell'infrastruttura un miglioramento nell'accessibilità dell'area, una ottimizzazione dell'interconnessione tra i diversi centri urbani, un aumento del livello qualitativo dei servizi, un sostegno per lo sviluppo turistico dell'area è necessario procedere all'adeguamento dell'autostrada in quanto l'opzione zero (ipotesi di non intervento) mostra elevate criticità in relazione sia allo scenario dell'incidentalità sia rispetto ai livelli di servizio. Non essendo percorribile, per evidenti ragioni di natura ambientale, temporale e finanziaria, l'individuazione di una soluzione progettuale drastica che si svolgesse in un nuovo corridoio in ambiti pianeggianti o collinari, il progetto è stato impostato considerando una revisione dell'attuale tracciato autostradale. I previsti standards geometrici di tracciamento, più elevati, abbattono significativamente le condizioni di rischio, soprattutto nei tratti in cui sono introdotte varianti planoaltimetriche rispetto all'attuale tracciato - il miglioramento delle caratteristiche planoaltimetriche dell'infrastruttura comporta, inoltre, il generale innalzamento della velocità media di base e, conseguentemente, delle portate di servizio. Ulteriori possibilità di miglioramento del tracciato, sia con riferimento agli aspetti funzionali sia ambientali, sono emersi nel corso dell'istruttoria. -Infatti, per l'area Sirino, la soluzione adottata, anche se più onerosa sotto il profilo economico, sviluppandosi per un maggior tratto in galleria, è quella che permette la migliore riqualificazione ambientale dell'area in esame, eliminando l'impatto di nuovi sbancamenti e riducendo drasticamente l'interferenza sul paesaggio del Monte Sirino. -Tale soluzione, in particolare, rispetto al progetto originario, che avrebbe determinato non pochi problemi per il mantenimento in esercizio dell'autostrada, nella zona di attraversamento dei dissesti profondi attivi, interferisce in misura significativamente minore con le varie fasi di cantiere -ha caratteristiche plano-altimetriche che migliorano gli standards di sicurezza - determina una minore occupazione di suolo e un minor impatto paesaggistico derivante dal maggiore sviluppo dei tratti in galleria -porta al quasi azzeramento della necessità di materiale proveniente da cave di prestito e conseguentemente diminuisce considerevolmente il traffico dei mezzi di cantiere - consente la riqualificazione ambientale di vaste aree, con un recupero di superficie relativa ai tratti dismessi. - Il nuovo tracciato nella zona di attraversamento del Monte Sirino, nella nuova rivisitazione progettuale consente complessivamente un migliore inserimento nel territorio, in quanto riduce sia l'occupazione di suolo sia l'impatto visivo sul paesaggio. - La realizzazione del nuovo svincolo Lauria Nord a raso determinerà una consistente riduzione dell'impatto visivo del tracciato progettato - sarà necessario, in fase di progettazione esecutiva, verificare la geometria dello svincolo, riducendo le interferenze con la viabilità locale dei traffici in uscita provenienti da sud -per l'accesso al cantiere principale è stato previsto di utilizzare prevalentemente la viabilità esistente, opportunamente adeguata alle necessità di transito dei mezzi pesanti - la realizzazione di nuova viabilità di servizio è prevista solo in pochissime situazioni, utilizzando solo brevi tratti di collegamento alle strade esistenti. - Nelle aree di cantiere è prevista l'installazione dei necessari impianti per la protezione dei corsi d'acqua e delle falde dagli scarichi provenienti dalle attività legate alle varie fasi di lavorazione o da reflui urbani. In particolare saranno adottati i necessari accorgimenti per il contenimento dell'inquinamento dovuto ai getti di calcestruzzo -idonee misure sono state anche indicate per minimizzare l'inquinamento acustico ed atmosferico. - Il progetto prevede, infine, il ripristino delle aree di cantiere al termine delle lavorazioni. I criteri di localizzazione, gestione, mitigazione e ripristino previsti rispondono alle necessità di salvaguardia dell'ambiente naturale presente nell'area di influenza del progetto. Per un ottimale bilancio dei materiali provenienti dagli scavi, considerati il numero e l'estensione delle aree da recuperare sotto il profilo morfologico ed ambientale, nonchè la possibilità di utilizzare le gallerie da dismettere come siti di stoccaggio definitivo, risulta opportuno coordinare l'apertura e l'avanzamento dei vari cantieri, conseguendo una economia sia in termini di costo sia ambientali. Pertanto, il ricorso a siti di discarica esterni alle aree di lavorazione, potrebbe essere drasticamente ridotto -lo studio di impatto ambientale, si limita ad elencare i principi ed i criteri base da utilizzarsi per il dimensionamento delle opere di presidio idraulico, rimandando alla successiva fase di progettazione esecutiva per l'analisi statistica degli eventi pluviometrici e la definizione puntuale delle opere - gli interventi previsti soddisfano le condizioni assunte di miglioramento del- l'inserimento delle nuove opere nel contesto ecologico e paesaggistico interessato, oltre che di miglioramento rispetto alla situazione pregressa. Molte delle varianti planoaltimetriche operate rispetto all'attuale tracciato, e delle ottimizzazioni locali studiate, rispondono, oltre che ad esigenze di tipo funzionale, anche alle finalità di miglioramento dell'inserimento ambientale e paesaggistico dell'infrastruttura - in considerazione del particolare assetto strutturale degli ammassi rocciosi attraversati dal tracciato e delle condizioni di dissesto che si sono generate in passato, le misure di controllo previste dallo studio di impatto ambientale - l'esclusione di interferenze connesse con la fase di esercizio dell'infrastruttura si ritiene condivisibile, anche in relazione ai previsti sistemi di presidio idraulico - per quanto attiene la fase cantiere, inoltre, gli interventi previsti soddisfano la necessità di protezione dei corpi idrici superficiali da eventuali modifiche della qualità delle acque -le opere e i presidi individuati nello studio di impatto ambientale sono da considerarsi sufficienti a garantire il controllo di tali fenomeni, anche in considerazione delle dimensioni locali degli stessi. La notevole sensibilità ecologica delle aree prossime al tracciato giustifica inoltre la scelta di soluzioni che privilegiano l'ingegneria naturalistica -dalle analisi condotte nello studio di impatto ambientale l'intervento in esame risulta compatibile con la salvaguardia della salute pubblica, e tale da non richiedere l'adozione di specifiche misure di mitigazione. -Deve essere altresì rilevato che, secondo quanto disposto dalla direttiva comunitaria 1999/30/CE del 22 aprile 1999, tra gli obiettivi di qualità dell'aria deve essere presa in considerazione la "protezione degli ecosistemi dagli effetti negativi del biossido di zolfo" e la "protezione della vegetazione dagli effetti negativi degli ossidi di azoto". Pertanto, si ritiene necessaria la verifica del rispetto dei valori limite per la protezione degli ecosistemi e del- la vegetazione per l'SO2 e per l'NOx, indicati rispettivamente agli allegati I e II della citata direttiva -lo scenario degli interventi di mitigazione dallo studio di impatto ambientale appare coerente sia con le esigenze di tutela della salute pubblica sia con le esigenze di inserimento delle opere nel contesto ambientale e paesaggistico -l'infrastruttura in esame attraversa territori di elevato valore vegetazionale, faunistico, ecologico e paesaggistico, che assumono particolare rilevanza nel territorio alle falde occidentali del monte Sirino |
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