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C.M. 25/02/1991 n. 34233

9. LA GESTIONE DEI PONTI STRADALI

9.1 Generalità Le strutture da ponte inserite nella rete stradale nazionale devono presentarsi in permanente stato di agibilità tecnica, con riferimento, ovviamente, alle caratteristiche dei tronchi stradali cui esse sono a servizio. Gli enti preposti alla gestione delle strade ai vari livelli esistenti (strade statali, regionali, provinciali, comunali, vicinali) e, per essi, gli Uffici Tecnici competenti, devono avere conoscenza, per quanto possibile completa, delle caratteristiche delle opere a loro affidate. Tali conoscenze devono essere sostenute da adeguata documentazione tecnica, da istituire per ogni opera o per gruppi di opere, contenente tutti i dati salienti relativi al progetto, alla esecuzione, al collaudo, alla gestione. La necessità di assicurare le dovute condizioni di sicurezza dell'utente, esige una assidua attenzione da parte degli enti gestori al fine di garantire una buona e corretta conservazione delle opere: in tal senso vanno tenute in particolare considerazione la vetustà di molti ponti, la riclassificazione delle strade cui essi sono a servizio, l'aumento dei carichi circolanti. La gestione dei ponti stradali si esplica attraverso le seguenti operazioni:

-vigilanza;

-ispezione;

-manutenzione: ordinaria-straordinaria;

-interventi statici;

-restauro

-adeguamento

-ristrutturazione.

9.2 Vigilanza La vigilanza sullo stato di conservazione dei ponti deve essere permanente. Il personale incaricato effettuerà con frequenza prestabilita visita ai manufatti, anzitutto per il controllo dello stato del piano viabile e poi per un esame di superficie delle strutture visibili degli impalcati e dei sostegni, per accertare ogni fatto nuovo, l'insorgere di anomalie esterne, come fessurazioni, deformazioni anomale, armature scoperte, spostamenti relativi, movimenti del terreno, e dovrà immediatamente segnalare tali fatti all'Ufficio da cui dipende. Lo stesso personale, nel caso in cui riscontri gravi anomalie, prenderà provvedimento immediato di chiusura del ponte al traffico o di limitazione della carreggiata. L'Ufficio, dietro la segnalazione di cui sopra, disporrà una ispezione o un controllo adeguati alla importanza dell'anomalia segnalata. Ispezioni o controlli straordinari dovranno essere altresì disposti per quei manufatti che dovessero essere stati interessati da eventi eccezionali quali alluvioni, piene, sismi, gravi incidenti stradali che potessero avere interessato le strutture, ecc. La documentazione delle operazioni di cui sopra dovrà essere allegata alla documentazione tecnica di cui al punto 9.1.

9.3 Ispezione Gli Uffici Tecnici delle Amministrazioni proprietarie delle strade, o alle quali la gestione delle strade è affidata, devono predisporre un sistematico controllo delle condizioni statiche e di buona conservazione dei ponti. La frequenza delle ispezioni deve essere commisurata alle caratteristiche ed alla importanza dell'opera, nonchè alle risultanze della vigilanza. Il controllo, da eseguire sulla base della documentazione disponibile, sarà volto ad accertare periodicamente le condizioni di stabilità dell'opera e dei suoi elementi strutturali e lo stato di conservazione delle strutture stesse e delle parti accessorie. Le ispezioni, di norma visuali, devono riguardare, oltre che le strutture e le pertinenze dell'opera, anche le fondazioni, lo stato dei pendii, le situazioni in alveo, con particolare riferimento a stati di erosione. L'esito di ogni ispezione deve formare oggetto di uno specifico rapporto da conservare insieme alla documentazione tecnica di cui al punto 9.1. A conclusione di ogni ispezione, inoltre, il tecnico incaricato deve, se necessario, indicare gli eventuali interventi a carattere manutentorio da eseguire ed esprimere un giudizio riassuntivo sullo stato d'opera. Nel caso in cui l'opera presentasse segni di gravi anomalie, il tecnico dovrà promuovere ulteriori controlli specialistici e nel frattempo adottare direttamente, in casi di urgenza, eventuali limitazioni all'esercizio dell'opera.

9.4 Manutenzione Per manutenzione deve intendersi il complesso di operazioni necessarie mantenere l'opera nella sua piena efficienza, nel rispetto delle sue caratteristiche originarie. Le operazioni di manutenzione possono essere ordinarie o straordinarie.

9.4.1 Manutenzione ordinaria Le operazioni di manutenzione ordinaria di regola comprendono:

-pulizia delle varie parti dell'opera compresi gli appoggi, anche con mezzi meccanici, al fine di asportare tutti i materiali estranei;

- sostituzione di elementi accessori deteriorati con operazioni di semplice smontaggio e montaggio;

-riparazioni localizzate superficiali delle parti strutturali, da effettuare anche con materiali speciali;

-riparazioni localizzate di impermeabilizzazione e pavimentazione;

-interventi localizzati contro la corrosione;

- operazioni di riparazione dei giunti di dilatazione.

9.4.2 Manutenzione straordinaria Le operazioni di manutenzione straordinaria di regola comprendono:

- ripristino di parti strutturali in calcestruzzo armato da eseguire anche con materiali speciali;

-protezione delle armature scoperte, estesa ad ampie zone;

-protezione dei calcestruzzi da azione disgreganti (gelo, sali solventi, ambiente aggressivo, ecc.) con eventuale applicazione di film protettivi;

-sigillatura di fessure di strutture in c.a. od in c.a.p., che non richiedano interventi più specifici;

-interventi su bullonature, saldature o parti comunque danneggiate di strutture metalliche;

-protezione contro la corrosione su grandi superfici in strutture metalliche;

-ripristino di strutture di mattoni o pietra da taglio;

- protezione delle armature da azioni disgreganti (gelo, sali, ambiente aggressivo, ecc.);

- riparazione e ricostruzione di ampie porzioni o della totalità della pavimentazione e dell'impermeabilizzazione degli impalcati; - sostituzione di giunti di dilatazione;

-interventi sugli appoggi e dispositivi di vincolo con messa in ripristino o sostituzione totale o parziale.

9.5 Restauro statico, adeguamento, ristrutturazione

9.5.1 Definizioni Per restauro statico si intende il complesso di interventi volti al ripristino della capacità portante originaria di un ponte deteriorato. Per adeguamento si intende il complesso di interventi che, nel rispetto sostanziale della geometria e dello schema statico originario, pongano in grado la struttura di far fronte ad azioni maggiori o diverse da quelle del progetto originario. Per ristrutturazione si intende infine il complesso di interventi volti al ripristino od anche all'aumento della capacità portante, interventi comportanti peraltro una modifica delle caratteristiche geometriche (ad es. allargamento della sede stradale) o dello schema statico originario dell'opera. L'adeguamento e la ristrutturazione possono interessare ovviamente anche opere in buono stato di conservazione.

9.5.2 Progettazione degli interventi Per importanti interventi di restauro ed, in ogni caso, per gli interventi di adeguamento e ristrutturazione, si dovrà procedere alla redazione di un progetto completo, che prenda in esame, sotto tutti gli aspetti, la struttura esistente ed il suo futuro assetto statico. In particolare, in funzione delle caratteristiche dell'opera e dell'importanza dell'intervento, dovranno prendersi in considerazione e svilupparsi alcune o tutte le seguenti operazioni:

-rilievo geometrico completo dell'opera e confronto con la documentazione tecnica esistente;

- indagini sulle fondazioni, sul loro stato e sulla loro capacità di portanza in rapporto con le caratteristiche del terreno;

-indagini sui materiali, mediante opportune serie di prove distruttive e/o non distruttive;

- rilievo del reale stato dell'opera con indicazione di stati fessurativi, di eventuale degrado e dello stato dei vincoli; relazione tecnica che illustri la natura e l'opportunità delle scelte progettuali effettuate, le tecniche e le modalità esecutive da adottare, i materiali normali e speciali da impiegare;

-elaborati di calcolo estesi anche ad eventuali fasi transitorie dell'intervento, con particolare riferimento ad eventuali problemi di ridistribuzione delle sollecitazioni e delle deformazioni. Ulteriori indagini e studi potranno rendersi necessari in relazione alle singole tipologie ed alle specifiche situazioni. Ad interventi conclusi, le opere dovranno essere assoggettate a collaudo statico secondo le modalità previste nelle norme tecniche e nelle presenti istruzioni.

 

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